Con il termine trama si intende la divisione del territorio in settori, di una regione caratterizzata da una frammentazione delle diverse aree. In ambiente enologico la parola indica la stessa distribuzione di un terroir in parte più specifico, caratterizzato da proprietà singolari.

La particolarità di ogni appezzamento, appunto, conferisce un carattere definito al vino che verrà prodotto in questo ambiente. Per questo è necessario mettere in luce queste diverse aree produttive e trasmetterne la varietà attraverso un dispositivo in grado di raggiungere l'obiettivo in modo efficace.

La cartografia si presenta dunque come lo strumento di maggior successo: la capacità dell'immagine di far comprendere, a colpo d'occhio, le differenze tra le trame è senza eguali.

Per evidenziare la varietà della gamma

Nell'analizzare in dettaglio le motivazioni per l'utilizzo di una mappa parcellare, va menzionata la possibilità di enfatizzare la varietà. Come già detto, ogni appezzamento è caratterizzato da proprietà uniche, che si ritrovano nel vino e nella sua specifica produzione: è utile mostrare e informare (soprattutto in fase di degustazione) sulla varietà dei territori. Attraverso la mappa degli appezzamenti sarà possibile evidenziare la varietà dei vini e la conseguente varietà di proprietà e denominazioni.

Ad immaginare le differenze del terroir e quindi le differenze organolettiche

Ogni parcella ha la sua particolarità che verrà trasmessa al vino e alle sue proprietà. Bisogna quindi sottolineare la diversa provenienza del vino, i diversi vitigni che lo compongono, a conferma della corrispondenza con il sapore e le qualità organolettiche. La trama e quindi la località sono strettamente legate alla concezione del terroir come insieme di caratteristiche biologiche e umane e all'interazione tra diversi fattori che permettono la nascita di un particolare vino.

Afferma, ancora una volta, quanto la mappa della trama debba essere essenziale per un'esperienza di degustazione completa.

Infine, dal punto di vista della dimensione sensoriale della degustazione, aumenta la potenza di tutto ciò che riguarda la comunicazione. L'immagine ha, per sua natura, un potere estetico nel suo essere visivo: la figurazione, infatti, può contribuire a modificare la percezione dell'esperienza gustativa.

In questo caso l'immagine e la sua potenza e sensorialità si fondono, comprendendo l'utilità di una visione dell'insieme attraverso la mappa: mostrare in una possibilità estetica un aspetto necessario consentirà un'esperienza totalizzante. La visione simbolica, nei colori e nella figurazione, si avvicina, in modo corrispondente, alla percezione.

Riassumendo, troviamo nell'immagine la necessità di informazione e di mettere in evidenza la varietà dei vini (da un punto di vista più tecnico) ma allo stesso tempo la possibilità di contribuire, attraverso l'aspetto comunicativo dell'immagine e l'estetica della figurazione, a trovare un connubio tra il simbolo visivo e quello del gusto.

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fotoAudrey Chaillet
Audrey Chaillet

Audrey Chaillet è la fondatrice di EtOH, laureata WSET e autrice di numerosi articoli su vini e liquori e ha contribuito in modo significativo alla creazione del database cartografico geoVINUM.

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